8 Giu 2022

Focus del mese: lo scenario macroeconomico mondiale ed indici di filiera

Lo scorso Maggio 2022 sono numerosi gli scenari analizzati da Prometeia nel Rapporto di Previsione Elaborato con i dati disponibili. Analizziamo i principali scenari macroeconomici insieme:

SCENARI MACROECONOMICI MONDIALI

Rispetto alla previsione precedente (aprile 2022):

  • Non sono state operate revisioni allo scenario macroeconomico: Le tensioni in Est Europa (caduta del commercio con l’area e incremento significativo dei prezzi dell’energia), il deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie (a causa soprattutto delle persistenti pressioni inflazionistiche) e le conseguenti incertezze riguardo alla ripresa della domanda sono stimate contenere al +2.5% l’aumento atteso del PIL mondiale nel corso del 2022. Relativamente più favorevoli le prospettive per il 2023, con la crescita dell’economia mondiale prevista accelerare di 1/2 punto percentuale (+3.0%), nell’ipotesi di una risoluzione della fase più acuta del conflitto in atto in Ucraina.
  • Confermiamo anche il profilo di crescita, anch’essa molto contenuta, del commercio internazionale, atteso espandersi a ritmi di poco superiori all’1% nel corso del 2022, in ragione della caduta attesa del commercio con l’area dell’Est Europa e, più in generale, di una domanda di beni ostacolata dalle persistenti tensioni inflazionistiche. Una crescita mondiale più «dinamica» potrà sostenere una nuova accelerazione del commercio mondiale dal 2023 (+3.6%)

    SCENARIO ITALIANO

  • Per quanto riguarda l’Italia, pur in un contesto penalizzante per quanto riguarda la dinamica dell’inflazione, il PIL è atteso mantenere un andamento positivo, ma insufficiente a recuperare le perdite del 2020. Gli investimenti (in primis quelli in costruzioni, attesi crescere a ritmi superiori all’8.5%, dopo il +22.3% del 2021) si configurano, anche in prospettiva, come la componente più dinamica del PIL mentre  la produzione industriale, dopo il rimbalzo del 2021 (+11.7%) è attesa mostrare un (contenuto) declino nella  media del 2022 (-0.7%).
  • Le tensioni in Est Europa (caduta del commercio con l’area e incremento significativo dei prezzi dell’energia), il deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie (a causa soprattutto delle persistenti pressioni inflazionistiche) e le conseguenti incertezze riguardo alla ripresa della domanda sono stimate contenere al +2.5% l’aumento atteso del PIL mondiale nel corso del 2022. Relativamente più favorevoli le prospettive per il 2023, con la crescita dell’economia mondiale prevista accelerare di 1/2 punto percentuale (+3.0%), nell’ipotesi di una risoluzione della fase più acuta del conflitto in atto in Ucraina.
    • Manteniamo il profilo di rientro dei prezzi delle principali materie prime nel corso del 2023, Le più «favorite» saranno le imprese che operano nelle filiere della metallurgia e della meccanica mentre, per la chimica e il legno-carta, la correzione attesa risulterà di entità inferiore al 10%. A sintesi delle dinamiche attese nei diversi comparti, l’Indice Prometeia-APPIA è ora atteso archiviare il 2023 in calo del 12.5% circa, 2 punti p.c. in più rispetto a quanto stimato ad aprile.

      INDICI DI FILIERA: CARTA E LEGNO

    Nel complesso confermiamo l’Energia (+71% circa) e la Chimica (+49% circa) tra i comparti maggiormente penalizzati dall’andamento dei costi di acquisto delle materie prime nel corso del 2022, seguite da Alimentare (+40%), Materiali per costruzioni (+36%) e Legno e Carta (+39%). Tra i comparti «relativamente» meno impattati si collocano la Meccanica e il Tessile-Moda (con variazioni attese del prezzo del paniere di materie prime di riferimento del 27.5 e 33% rispettivamente)

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